La valutazione condotta da Ramboll – società di consulenza danese della Commissione Europea – ha utilizzato dati proveniente dall’industria dell’imballaggio e del food-service per confrontare le prestazioni ambientali dei tipici contenitori per alimenti e bevande usa e getta e riutilizzabili, usati nelle catene di fast food, nell’arco di un anno.
I risultati evidenziano che il problema principale delle stoviglie riutilizzabili è rappresentato dal consumo di energia e acqua durante il lavaggio e l’asciugatura per garantirne l’igiene e la sicurezza per il riutilizzo da parte dei clienti. Infatti, il rapporto rivela che le stoviglie riutilizzabili generano il 177% in più di emissioni di CO2 rispetto al monouso in carta e cartone, consumano il 267% in più di acqua e producono il 132% in più di particolato fine.
“Questo significa che, nel rispetto del clima e dell’ambiente, è meglio utilizzare le stoviglie monouso in carta, perché non vanno ad aggravare i crescenti problemi di stress idrico che affliggono molti Paesi europei”, ha affermato Antonio D’Amato, Presidente di EPPA.
Per maggiori informazioni, si prega di fare riferimento al comunicato stampa pubblicato da EPPA