Dai sacchetti ai bicchieri usa e getta, dalle posate agli imballaggi. Il packaging di un numero sempre maggiore di prodotti sta cambiando. E lo sta facendo in un’ottica decisamente green.
Il settore alimentare, in particolare, sta dimostrando una forte attenzione verso la sostenibilità, sia dal lato del consumatore sia da quello dei produttori e distributori. Non a caso, sempre più nomi della Grande Distribuzione Organizzata investono in materiali sostenibili e si impegnano per ridurre l’utilizzo di plastica.
In questo quadro, carta e cartone hanno naturalmente un ruolo centrale e, per fortuna, l’Italia è uno dei Paesi europei con il più alto tasso di riciclo di carta e cartone: “In Italia, la raccolta urbana di carta e cartone, che oggi si attesta su 3,5 milioni di tonnellate, è riuscita a sopperire alla scarsità di materia prima vergine” – ha affermato Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco, il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica. – “A tal proposito basti pensare che quasi il 60% della produzione cartaria nazionale avviene utilizzando fibre di riciclo”.
A investire sul packaging riutilizzabile, riciclabile o compostabile è anche il settore benessere, così come quello della moda e del lusso. Una scelta interessante, questa, soprattutto se si pensa che – sempre secondo uno studio di Comieco – nel 2020 il “negozio” preferito dai cittadini resta la Rete e che circa il 70% di chi compra on line è disposto a spendere di più per una spesa “green”.
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