Durante il Forum, che si è tenuto lunedì 26 novembre a Treviso e che aveva come titolo “Il sistema Veneto tra opportunità ed ostacoli allo sviluppo dell’economia circolare”, sono state presentate alcune tra le più virtuose esperienze di riduzione, recupero e riciclo dei rifiuti del Veneto; tra queste, per l’appunto, Santa Giustina, rappresentata per l’occasione da Dino Vettorel, Environmental Supervisor dello stabilimento, che ha parlato di una innovativa tecnologia che permette il recupero della fibra dagli scarti di pulper.
L’assunto di base è che le cartiere, oltre che carta e cartoncino riciclato, producono anche uno scarto a cui, con le giuste tecnologie, si può avviare a nuova vita.
Determinante in questo senso è la scelta delle materie prime e delle tecnologie di trattamento delle stesse. A Santa Giustina – che produce cartoncino da imballaggio a partire da materiali da riciclo all’interno del quale si trovano però anche numerosi materiali impropri, non cellulosici – grazie alla tecnologia Tiger Depack si riesce a separare da una parte la fibra cellulosica, dall’altra una plastica pulita che può così potenzialmente guardare a nuove applicazioni.
A Santa Giustina, gli scarti di lavorazione fanno così un significativo passo in avanti verso l’opportunità di realizzazione di nuovi prodotti. Chiaro esempio, questo, di economia circolare, coerentemente con la strategia del Gruppo RDM sempre più improntata sulla Sostenibilità, in termini sia di Salute e Sicurezza, sia di Ambiente.